25 Novembre 2013

Gemelli: un desiderio abituale

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Le gravidanze gemellari aumentano le possibilità di eventuali rischi associati alla gravidanza

Il desiderio di rimanere incinta, in alcune occasioni, è accompagnato dall’illusione che tale gravidanza sia oltretutto gemellare. Questa speranza può essere più vicina alla realtà quando si ricorre a tecniche di riproduzione assistita, poiché nei trattamenti di fecondazione in vitro è possibile, sempre su consiglio del medico, trasferire più embrioni.

L’obbiettivo principale del trasferimento di più embrioni, non è di ottenere una gravidanza gemellare, bensì di aumentare le possibilità di gravidanza. Tuttavia, trasferendo più embrioni, aumentano le possibilità di avere più di un bambino.

“L’obbiettivo della riproduzione assistita è di concepire un figlio sano”, spiega la dott.ssa María Jesús López, specialista in Riproduzione Assistita della Clinica Eugin. “Quando qualcuno pensa di avere dei gemelli, si immagina quanto deve essere bello avere in casa due bambini, senza prendere in considerazione le peculiarità di una gravidanza di questo tipo”, assicura. “Tutte le gravidanze comportano determinati rischi”, afferma la dott.ssa López, “ma nel caso delle gravidanze gemellari, questi rischi aumentano, pertanto è necessario valutare ogni singolo caso prima del trasferimento embrionale”.

“Oggigiorno, grazie al normale follow-up, dal punto di vista medico le gravidanze gemellari si possono includere tra le opzioni”, prosegue la dott.ssa López. “Tuttavia, la soluzione ideale continua ad essere una gravidanza singola”, aggiunge.

Un massimo di 3 embrioni

Ai sensi della legge vigente in Spagna, durante un trattamento di riproduzione assistita, è permesso trasferire a una donna un massimo di 3 embrioni. In donne di oltre quaranta anni di età che utilizzino i propri ovociti, si potrebbe consigliare di trasferire fino a tre embrioni, poiché il rischio di avere una gravidanza multipla sarà estremamente ridotto.

Probabilità di gravidanza

La probabilità di gravidanza dopo un trattamento di riproduzione assistita non dipende solo dal numero di embrioni trasferiti, bensì dalla qualità degli ovociti della donna, che è direttamente correlata alla sua età.

“Ad ogni modo”, conclude la dott.ssa López, “una volta nota l’anamnesi, sarà il medico a consigliare il numero di embrioni da trasferire in base al caso”. In mancanza di controindicazioni mediche per la gravidanza gemellare, la futura mamma deciderà insieme al partner, se ce l’ha, se farsi trasferire uno o due embrioni.

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